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Non è la frequenza dell’attività fisica che conta ma la quantità

Nyomtatás von : am : 2013-08-30 commenti : (0)

Secondo le ricerche dell’Università Queen’s, gli adulti che hanno fatto 150 minuti di attività fisica in solo alcuni giorni della settimana godono gli stessi benefici di quelli che ne hanno fatto la stessa quantità ma con più frequenza durante la settimana.

I ricercatori dell’università condotti da Ian Janssen hanno esaminato 2324 adulti canadesi per cercare di definire la relazione che si trova tra la frequenza dell’attività fisica settimanale ed il rischio di diabete, malattie del cuore e ictus.

“I nostri risultati mostrano che non è significante come si possano dividere i 150 minuti di attività fisica durante la settimana.” – spiega la ricerca Dr. Janssen  che veniva pubblicata nella rivista Applied Physiology, Nutrition and Metabolism a giugno. “Se per esempio qualcuno non fa nessuna attività fisica da lunedì a venerdì ma nel fine settimana pratica 150 minuti di moto gode gli stessi benefici di salute di quelli che ogni giorno fanno 20-25 minuti di esercizio fisico.”

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Hanno osservato il movimento dei partecipanti della ricerca con l’aiuto di un accelerometro legato al loro degno. Questo accelerometro registra quanto una persona si muove in un minuto.

Il Dr. Janessen ha diviso in tre gruppi i partecipanti: quelli che fanno 150 minuti di esercizio aerobico alla settimana (attività consigliata), quelli che sono attivi 5-7 giorni alla settimana e quelli meno attivi, da 1 a 4 giorni alla settimana.

Secondo il ricercatore la cosa più importante è che gli adulti dovrebbero fare 150 minuti di esercizio fisico la settimana, e la suddivisione della frequenza dell’esercizio non influisce sui benefici risultati che si raggiungono attraverso il moto.

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Dr. Tamasi József

scrittore

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