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Alimentazione vegana Vs. predana

Nyomtatás von : am : 2013-09-08 commenti : (0)

La gente generalmente non sa cosa significa l’alimentazione vegana, vegetariana e predana, ed anche se lo sa, ci sono tante idee sbagliate di che cosa sia l’alimentazione sana. Per dire la verità tutte le diete hanno la loro deficienze, ma la dieta vegana ha meno cose da completare di quella dieta cosidetta normale predana che consuma anche carne.

I vegetariani non consumano carne. In questo contesto anche il pesce viene considerata carne. I vegani non mangiano niente che deriva dagli animali. Così non prendono latte, latticini, uova, e tanti non consumano neanche il miele.  Allora cosa possono mangiare? Le verdure, fruttà, cereali, semi, legumi, spezie, erbe aromatiche, latte vegetale, grassi vegetali, funghi. Può essere che un vegana consuma troppa pasta, pane non mangiand abbastaza fruttà e verdura. In questo modo la sua dieta non è sana, non è ottimale.

Predana è quello che mangia regolarmente carne e rispetto alla quantità del carne consuma meno verdure/fruttà. L’opposito del vegetariano/vegana non è il carnivore visto che ogni carniore mangia anche vegetali e di solito la differenza si trova nella regolarità di mangiare carne. Esistono coloro che mangiano carne piùvolte al giorno (affettate e salsiccie per colazione), per pranzo carne cotte e fritte, la sera i cibi rimasti che contengono anche carne, ma esistono i carnivori che mangiano carne solo 1-2 volte alla settimana.

Ci sono diversi motivi per essere vegetariani, come motivo morale (animalismo), religioso, ambientismo, (vedi la grafica sotto: http://www.angelamorelli.com/water/), aumentare la potenza dei sportivi, ma ha anche motivi sanitari, e in questo articolo scriverò di questo motivo.

Il motivo dell’alimantazione predana (mangiare carne regolarmente) è l’abitudine,  la norma sociale, la tradizione famigliare, la propaganda ingannevole delle scoperte scientifiche, e il fatto che le soverchiere dell’industria alimentare non succedono davanti agli occhi di tutti, così rimane nascosto lo sterminio dello scannatoio e l’imbroglio degli alimenti di carne. Conoscendo tutto questo meno gente consumerebbe carne.

Dal punto di vista anatomica quale tipo di alimentazione è adatta per l’essere umano?

La domanda è sbagliata. Anche se lo chiedono tante volte, questa domanda non va bene, visto che l’essere umano usando il suo corpo e intelligenza è capace ad eseguire tanti tipi di dieta, ma questo non significa che si puòne qualsiasi tipo senza reazioni.  La dentatura, il sistema intestinale, lo stomaco, il succo peptico e la flora intestinale umana sono adatti all’alimentazione mista.é adatto a consumare carne, latticini, uova, ma dal punto di vista anatomica è immotivato mangiarne tutte solo percè è adatto a farlo. Non funzionerà meno la dentatura o la digestione consumando solo vegetali.

Quanto riguarda la qualità di vita, se non consumiamo solo vegetali crudi, ma anche temprati (mangiamo alimeti vegetali crudi e cotti), già è un tipo di alimentazione mista. E dell’alimentazione mista fanno parte anche i latticini e l’uova. Non solo dal carne diventa l’alimentazione alimentazione mista.
La nostra anatomia non è adatta a consumare solo carne, sopratutto non la carne cruda. Il nostro sistema (dentatura, sistema digestivo) non assomiglia per niente di quello di un tigro o leone. Per quello chiamo io quest’alimentazione predana (che mangia anche carne) e non predace (predatore).
Senza dubbi non siamo adatti neanche a consumare solo erba – erba cruda – come fanno la mucca, il cavallo o l’elefante. La parte maggiore dei vegetali che la gente consuma è cotto, temprato.  Pela e taglia gli alimenti, usa le spezie così è più facile digerirgli.

Conclusione: L’anatomia umana non esclude la dieta vegana neanche la dieta vegetariana e non obbliga a consumare la carne ossia la dieta predana. é capace digerire la carne ma non è capace funzionare senza alimenti vegetali. L’anatomia non determina il consumo della carne, ma non rende impossibile il rinuncio completo della carne.

Caratteristica degli animali carnivori

Non c’è la fibra – la carne non contiene fibre. È senza fibre, per questo ritarda il moto intestinale e l’esaurimento.
Il sistema intestinale è breve – questo compensa la mancanza delle fibre vegetale, grazie a questa caratteristica la tigre non è stitica.
Dentatura – dentatura da predatore. Le persone non hanno questi tipi di denti.
Mangia la carne cruda – Questa non è un’abitudine umana.
La sua digestione è veloce, ha una particolare flora intestinale – la cosiddetta flora
putrefattiva che negli esseri umani causa tante malattie e problemi, nelle tigri invece è
normale. Non è adatto all’alimentazione vegetale, ad esempio non è in grado di
digerire l’insalata.

Caratteristica umana

Le persone hanno bisogno di tanti antiossidanti e fibre vegetali – Il sistema digestivo lungo 4,5 m funziona bene solo se ha abbastanza sostanze vegetali ossia le fibre promuovono il moto intestinale spontaneo. Gli antiossidanti, che sono necessari alla funzionalità fisiologiche e biochimiche umane,non sono assimilabili solo dagli alimenti a base di carne. Purtroppo negli ultimi anni glialimenti vegetali sono poveri di sostanze nutritive e ciò è causato dai cambiamenti nel sistema agricolo, per questo una dose normale di vegetali non copre la reale necessità. Le persone hanno il sistema intestinale di media lunghezza, dove il cibo procede in un giorno solo nel caso in cui ci sono abbastanza fibre vegetali e non sono presenti i batteri intestinali putrefattivi che bloccano il moto. Le persone si ammalerebbero se mangiassero solo carne. Ci si ammala in seguito alla mancanza del moto intestinale causato dalla mancanza delle fibre, dalla flora intestinale sbagliata, dalle troppe proteine che non sono facili da digerire, dalle scorie, dagli acidi grassi saturi che si trovano nella carne. L’uomo cucina il cibo, perché in questo modo può digerirlo meglio. Non esiste nella fauna un altro animale che cucina il suo cibo, forse il maiale domestico che riceve gli avanzi del cibo cotto dall’uomo. Alle persone piacciono i gusti: dolce, salato, speziato, acido, piccante, profumato. Questi sapori si possono ottenere sia con gli alimenti vegetali che con la carne. L’uomo può ricevere tutti i nutrienti necessari dall’alimentazione vegetariana? La risposta giusta è sicuramente Sì. Dal punto di vista nutrizionale il giusto angolo di visione per decidere se la dieta sia corretta non è la presenza o la mancanza di qualche gruppo alimentare. In generale non esistono diete giuste o sbagliate. Esistono solo le carenze, presenti in ogni tipo di dieta, alle quali è possibile rimediare. Più difficile invece è curare le malattie causate da un eccesso di sostanze nutrienti introdotte nell’organismo attraverso l’alimentazione.

Sempre più persone sono costrette a seguire diete prive di latticini, di glutine, di carne o di uova, però è possibile fornire comunque tutti i nutrienti necessari con la competenza e la conoscenza. Come l’alimentazione predana ha dei rischi e sintomi di carenza anche  l’alimentazione vegana hai dei rischi ai quali dobbiamo prestare attenzione.

Pericolo dei sintomi di carenza solo per i vegani?

Non c’è ombra di dubbio sul fatto che l’alimentazione vegetale contiene i migliori grassi,più fibre e carboidrati più complessi. Quello che i carnivori criticano sulla dieta vegana è il consumo delle proteine (amminoacidi), la vitamina B12, il ferro e la creatina. Nello stesso tempo la dieta vegana è privilegiata rispetto a quella predana per l’apporto di antiossidanti, fibre e vitamine. Vediamo uno dopo l’altro quali sono i nutrienti cosiddetti critici nella dieta vegana e nella dieta che contiene tanta carne e poco verdura e frutta.

Amminoacidi

Gli amminoacidi hanno un ruolo importante nella produzione delle proteine come le proteine strutturali (collageno, elastino), proteine trasporto (emoglobina, myoglobina), proteine degli enzimi, immunoglobulini,interferoni, DNA, ormoni (insulina, tirossina, l’ormone della crescita). Gli amminoacidi si dividono in due gruppi, essenziali (quelli che il corpo non è capace di produrre, per questo dobbiamo assumerne già pronte) e non essenziali (quelli che anche il corpo riesce a produrre). La cosa più importante è assumere gli amminoacidi essenziali.  Tutti amminoacidi sono presenti nei latticini, uova e soia oltre che nella carne.

Sappiamo che anche i vegetali sono ricchi di amminoacidi essenziali. Tuttavia in ogni singolo vegetale non sono presenti Tutti gli amminoacidi essenziali in quantità sufficiente, ma se consumiamo diversi tipi di vegetali nello stesso tempo o almeno in due giorni assimileremo tutti gli amminoacidi essenziali con il solo consumo di vegetali, senza la carne. Non è necessario assumere tutti i tipi di amminoacidi nello stesso momento, questa teoria è solo degli ultimi decenni ed è sbagliata.

I quattro cereali più popolari del mondo, il mais, il frumento, il riso e la soia, potrebbero fornire abbastanza proteine e amminoacidi alla popolazione del mondo quando invece viene coltivato solo il 4% del territorio per il consumo umano contro il 30%  usato per l’allevamento degli animali.

Secondo alcuni studi i vegetali che contengono tutti gli amminoacidi necessari sono: i cavolini Bruxelles, la carota, il mais, il cavolfiore, il cetriolo, la zucca, le patate, i piselli, tutti tipi di noci, semi di sesamo, semi di girasole e la proteina dei pomodori, può essere che ogni alimento non abbia tutti tipi di amminoacidi in una quantità sufficiente, ma possiamo usarli in modo complementare.

Amminoacidi essenziali sono:

  • l’isoleucina,
  • la lisina,
  • la leucina,
  • la metionina,
  • la fenilalanina,
  • la treonina,
  • il triptofano,
  • la valina

Amminoacidi essenziali

per neonati, bambini e coloro con particolari patologie (cirrosi, cancro, insufficienza renale, sepsi, etc.)

  • Arginina
  • Cisteina
  • Glutammina
  • Tirosina
  • Serina
  • Taurina
  • Glicocollaistidina

Amminoacidi non essenziali

  • Alanina
  • Acido aspartico
  • Asparagina
  • Acido glutammicoOrnitina
  • Proline

Esame delle feci

Nella mia prassi ho fatto fare migliaia di esami delle feci per analizzare la flora batterica, le infiammazioni e la funzionalità immunitaria. Posso dire che oggi in generale la flora batterica è sbilanciata verso i batteri putrefattivi (clostridi, escherichia coli) tale processo è causato dal consumo continuo delle proteine animali. Questi batteri sono quasi inestirpabili anche nel caso in cui il paziente

cambiasse l’alimentazione. La flora putrefattiva aumenta le infiammazioni e quando diventano croniche diminuiscono la difesa immunitaria. Devo dire che il corpo degli adulti non riesce ad elaborare, assorbire e digerire bene le proteine animali consumati in grande quantità. Durante il degradamento parziale e i processi batterici di queste proteine si producono diverse sostanze dannose al corpo come sostanze dannose del matabolismo  e tossine che ostacolano il processo di guarigione.

Le persone civilizzate non soffrono di carenza di proteine ma al contrario di avvelenamento da proteine!

Questo lo notiamo facilmente in fase di guarigione, perchè quando una persona che soffre di avvelenamento da proteine cambia la dieta in vegana, i sintomi infiammatori e altre malattie croniche iniziano a guarire.

In sintesi, una varietà abbondante di alimenti vegetali fornisce perfettamente gli amminoacidi in ottima quantità e qualità, però per i bambini e nel caso di una gravidanza è consigliato aggiungere i latticini alla dieta vegana. Nel caso degli adulti le proteine animali sono più dannose che utili. Le proteine animali consumate inutilmente avvelenano il corpo. Il consumo di proteine deve essere ridotto al minimo, ovvero i confini della necessità proteica sono molto stretti.

Vitamina B12

La cobalamina ha un ruolo importante nella sintesi del DNA e delle proteine, nella sintesi della metionina, e nei processi cerebrali, sistema nervoso centrale e l’ematopoiesi. Dicono che la vitamina B12 può essere assorbita solo dalla carne ma questo non è vero. Si trova anche negli alimenti vegetali come per esempio i semi germogliati, cetrioli sottoaceto, crauti e cereali.

La dose giornaliera consigliata

  • neonati: 0,5-1,5 µg
  • bambini: 2,5-5,0 µg
  • adulti: 5,0 µg
  • donne incinta: 6,0 µg
  • neomammae: 6,0 µg
  • anziani: 5,0 µg

Presenza

  • fegato di manzo: 65µg
  • rene manzo: 33,4µg
  • manzo: 2µg
  • tuorlo d’uovo: 2µg
  • 1 litro latte di mucca: 4,2 µg
  • pane bianco: 0,13-0,24 µg
  • pane integrale: 2-3µg
  • cereali: 4-5µg
  • formaggio: 1-2 µg
  • mannarax: 100µg
  • semi germogliati: 30-40µg
  • lievito: 54µg
  • cetrioli sottoaceti: 60µg
  • crauti: 65µg

Ferro

Il ferro è il responsabile del trasporto d’ossigeno e del trasporto elettronico. Essendo un componente dell’emoglobina nel caso di carenza compare l’anemia, l’assorbimento del ferro  dipende in gran parte dalla salute della  flora intestinale dell’intestino  tenue e dalla presenza contemporanea delle vitamine (C), acido citrico, acidi organici e flavonoidi consumati dagli alimenti.

Anche se gli alimenti di origine animale contengono il ferro in una quantità più grande, anche se le fibre vegetale (fitati, polifenoli)  possono legare il ferro, pure nell’alimentazione vegetale è lo stesso ottimo l’assorbimento del ferro grazie alle sostanze che lo accompagnano.

Sappiamo che l’anemia da carenza di ferro non è più frequente tra i vegetariani. Am.J.Clin.Nutr. maggio 1994. (5 Suppl.) (1233-1237).

La perdità di ferro è significativa nei casi di infiammazioni croniche, dismenorrea, carenza di proteine e tumori. Durante la gravidanza è necessario raddoppiare la dose.

Creatina

La creatina ha un ruolo principale nel metabolismo energetico, nella sintesi di ATP. La creatina si trova innanzitutto nella carne e nei pesci, ma anche il corpo è capace  di riprodurla a partire dall’arginina e  dalla glicina ( in un adulto sano il corpo riesce a produrre tutti e due gli aminoacidi  detti appunto non  essenziali). Non è primariamente necessario assumerla  dalla carne.

Antiossidanti

Gli antiossidanti (flavonoidi , flavoni , antociani, proantocianidine oligomeriche) si formano da circa 5000 diversi componenti chimici che si trovano in tanti tipi di vegetali commestibili. I più conosciuti sono la quercetina e la rutina.Questi antiossidanti vegetali non si trovano  nella carne.

Omega 3 acidi grassi

Gli acidi grassi omega 3 sono importanti soprattutto nella prevenzione e nel trattamento delle malattie cardiache e vascolari (viscosità del sangue, pressione sanguigna, aritmia cardiaca, arteriosclerosi, ecc.), disturbi del ciclo mestruale,  infiammazioni e del bilancio psichico. Il corpo non riesce a produrli, esistono  risorse vegetali ed animali. Nella dieta quotidiana i prodotti animali e vegetali sono entrambi poveri in acidi grassi omega 3, tra le carni si trovano alcune eccezioni come i pesci di mare e di fiume ed alcuni crostacei (aringa, tonno, salmone, anguilla, trota, carpa, sgombro) ; tra le piante l’eccezioni sono alcuni oli vegetali (olio di lino, olio di canapa, olio di colza, olio di noci, olio di soia, olio di germe di grano).

I predani non consumano quantità sufficiente dei pesci elencati, ma neppure i vegetariani/vegani   consumano gli oli necessari. Quindi  è importante in tutti e due i tipi di dieta l’integrazione.

Vitamine

Non esistono vitamine che si trovano solo nella carne, ma esiste una grande quantità di vitamine che si trova sufficientemente solo nei vegetali.

Il supplemento delle vitamine è importante per tutti i due tipi di dieta.

Le fibre

Le fibre sono carboidrati  che il sistema digestivo non riesce a digerire. Non si assorbono, ma nonostante ciò hanno un ruolo importante nel mantenimento della salute, legano le sostanze dannose (tossine, gas, bile), rallentano l’assorbimento dei carboidrati inutili, danno un peso al contenuto intestinale aiutando la peristalsi.

La loro carenza può provocare diversi tipi di disturbi funzionali e stitichezza. Gli alimenti di origine animale (la carne, i latticini, l’uovo) non contengono nessun tipo di fibre, mentre gli alimenti vegetali ne hanno una grande quantità fatta eccezione  per i cereali raffinati.

Nella mia pratica  posso constatare  che il cambio di dieta, da poco consumo di carne (1-3 volte alla settimana) alla dieta vegana/vegtariana basta per curare la costipazione  cronica. Queso mostra che già che una piccola quantità di carne riesce a distruggere il bilancio delle fibre nel corpo.

Fitosostanze

Oggigiorno  è chiaro che per la nostra vita non sono importanti  solo gli alimenti principali,  abbiamo bisogno  anche agli alimenti “secondari” saponine, flavonoidi, oli essenziali, acido tannico.

Queste sostanze hanno un ruolo importante e catalizzante, molte  volte hanno  effetti curativi  e ovviamente carne, latticini e uovo non ne  contengono neanche in tracce.

Alcaloidi cadaverici (ptomaine)

Si formano quando la carne va in putrefazione (putrescine, cadaverina, ammoniaca, etc). Le carne si putrefà non  solo in cucina,  ma anche nel nostro sistema digestivo mentre chili di batteri vivono sopra in un ambiete favorevole a loro visto che là fa più di 38 gradi. Per questo citano tra le ptomaine i tossini (come i neurini) che producono i batteri di putrefazione.

Nell’ allevamento industriale con suoi mezzi radicali, gli animali si ammalano  più facilmente e spesso rispetto agli  animali ruspanti. Gli animali domestici malati ricevono trattamenti chimici (antibiotici, steroidi, ormoni) dato che l’unico scopo è farli diventare abbastanza pesanti per abbatterli al costo più economico.

Queste medicine rimangono nella loro carne. Naturalmente anche nella coltivazione  industriale entrano le sostanze chimiche nelle piante ma la quantità  e la potenza di queste è  notevolmente minore rispetto alle  medicine che si usano per gli animali.

Hanno rivelato che gli animali producono le “sostanze della paura” quando vengono trasportati al mattatoio e quando stannno aspettando al macello, queste sostanza saranno presenti anche nella carne.

Riassumendo,  può non essere completa la dieta dove si consumano   solo alimenti  animali (predana) come può non esserlo anche la dieta vegana, ma è possibile aggiungere tutti in entrambi i casi   prodotti ortomolecolari moderni e integratori alimentari.

Nella comunicazione pubblica si trattano spesso incondizionatamente delle mancanze della dieta vegana, ma  che anche la dieta carnivora   ha delle carenze,  per esempio le fibre, vitamine, antiossidanti, grassi acidi omega 3 e fitosostanze.

La gente può ricevere tutti i nutrienti necessari dal carne?

La risposta considerando quello di cui già ho scritto è evidentemente no. Di solito quelli che mangiano carne pensano che non lo mangiano spesso (“solo 2-3 volte alla settimana”, “solo una volta al giorno”, “solo pesci e carne di volatile”) e oltre a questo pensano che le cose vegetale che mangano siano sufficienti  per coprire le carenze.

Purtroppo non è vero. La digestione della carne aumenta la necessità dei vegetali, la quantità della carne/latticini peggiora la proporzione dei vegetali, la carne anche in poca quantità distrugge il bilancio della flora intestinale, per non parlare del fatto che accanto alle carne regolarmente consumano latte,  yogurt, formaggi e uova più volte al giorno.

Questo tipo di alimentazione mista non comprende abbastanza fibre, antiossidanti, vegetali freschi, acidi grassi omega 3 e vitamine. Seguendo questa dieta mista la flora intestinale sarà sbilanciata e la peristalsi   rallenta.

L’alimentazione vegana integrale

Naturalmente c’è la differenza tra le diete vegane.

La dieta vegana integrale non contiene gli alimeti raffinati come la farina bianca, zucchero bianco, cibi precotti, alimenti in scatola, polveri sintetiche. Evita i surgelati e non cuoce tanto i cibi.

Usa meno sale, non usa sale potassico solo sale da tavola o sale marino. Preferisce gli alimenti biologici e usa gli integratori alimentari.

Alimenti vivi-alimenti morti

Cibo vivo è quello in cui la struttura chimica energetica non è danneggiata. La verdura e frutta viva sono quelle  che sono  state appena raccolte, è vivo il seme intero macinano o tritano appena prima dell’uso, è viva anche la pianta essiccata, é vivo tutto quello che è preparato crudo e non è cucinato ad alte temperature, sono vivi gli oli spremuti a freddo.

E’ considerato cibo morto tutto quello che è conservato, che è stato tagliato, tritato o macinato da tanto tempo.

é morto quello che è raffreddato troppo (i surgelati), troppo cotto, riscaldato più volte, conservato, mischiato con  sostanze chimiche, preparati (polveri, salse) e la carne. E’ considerato sostanza morta l’olio di produzione industriale perché contiene  acidi grassi trans e sostanze chimihe. Ed è morto l’alimento fritto in olio/strutto.

Per questo  anche l’alimentazione vegana può essere dannosa se contiene troppe sostanze  morte, se contiene troppi carboidrati, poche cose fresche, troppe conserve e se non è bilanciata. E’ dannoso per esmpio mangiare troppo pasta o troppo pane anche se sono di origine vegetale,  anche i menù  cucinati con  alimenti semi-preparati sono dannosi.

I cereali

Senza dubbio veritiera la realizzazione dei seguaci della dieta paleolitica, cioè che   le proteine del frumento e della segale sono più pesanti da digerire degli altri cereali.

Ho fatto tanti esami di intolleranze alimentari e la mia esperienza è quella di  eliminare i cibi che contengono glutine per curare i problemi digestivi e problemi infiammatori,  anche se lo stato celiaca non è mostrato dalgli esami di  laboratorio.

Allo stesso tempo non sono d’accordo con le  altre teorie dei seguaci della dieta paleolitica, non credo che la gente non abbia bisogno di alcun  tipo di cereale che contiene carboidrati, anche se la necessità dei carboidrati è differente in diversi età, nel caso di malattie, ed è probabile che qualcuno non riesca a mantenere un sano equilibrio nel consumare la giusta quantità dei carboidrati.

Si può mangiare senza restrizione  riso, mais, miglio, amaranto, grano saraceno, e  quinoa tranne nel caso in cui  qualcuno sia intollerante  anche a questi.

Nel caso di malattie consiglio di smettere il consumo del frumento, segale, bulgur e kamut.

Vale la pena consumare tanti vegetali oltre a quelli già elencati (ricco in fibre, acido grasso omega 3, vitamine, fitosostanze, antiossidanti.)

Altri motivi  importanti per sottolineare il consumo degli alimenti vegetali sono:

ricchi in acidi grassi essenziali, diminuiscono gli acidi grassi saturi, diminuiscono l’assorbimento del colestero, fanno  bene all’equilibrio dell’azoto (meno acidonitrico), migliorano l’equilibrio acido-basico (di solito le verdure crude danno l’ambiente alcalico al corpo), sono  meno calorici -nel caso  qualcuno non mangiasse tanti carboidrati e dolci, sono migliori  per la flora intestinale fisiologica. (Br.J.Rheumatol. 1994.jul.33.(7)(638-43)L(+), aumentano l’assorbimento  dell’acido lattico.

fitoterapia – gli alimenti che curano e aiutano nella prevenzione

Altri fatti che provano gli effetti dannosi della carne:

Gli effetti dannosi della carne oltre quelli già citati (carenza delle fibre, troppe proteine, trasformano la flora intestinale verso la putrefazione, hanno  tracce di medicine, non hanno abbastanza antiossidanti,

hanno troppo colesterolo e  troppi  acidi grassi saturi (ideale: P/S> 2), assunzione nucleico purine, sbilanciano l’assetto acido-basico.

[box type=”info”]Conclusioni [/box]

La dieta fatta con consapevolenza  e sapienza non è meno sana di quella dieta predana. In uno stato fisiologico alterato può essere necessario qualche supplemento (aggiunto), come prendere la vitamina D e B12 nel caso di gravidanza e allettamento, e dobbiamo essere attenti al consumo giusto delle calorie sotto l’età di 5 anni e magari dobbiamo dargli la vitamina D e ferro.

Considerando questi, la dieta vegetariana è una dieta normale. Am.J.Clin.Mutr 1994. May 59 (5 Suppl.) 1176-1181,  J. Am. Diet. Assoc. 2003 Jun, 103 (6):748-65.

Io uso l’alimentazione vegana e vegetarian come dieta che è una cura efficace di numerose malattie croniche come le sindrome metaboliche e le patologie legate all’alimentazione. Per esempio: RA-Br.J.Rheum. 1994. Jun. 33 (6)

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