La tecnica è particolare perché un sistema di lenti direziona la luce proveniente dal basso in modo tale che non la vediamo direttamente attraverso l’obiettivo del microscopio e cosi il campo visivo rimane oscuro. Il vetrino infatti riceve la luce lateralmente e sulle lenti si vedono solamente i raggi che si riflettono sugli elementi cellulari dell’oggetto.
Questa tecnica aumenta notevolmente la risoluzione del microscopio: si rendono visibili i batteri, le cellule e gli oggetti negli spazi intercellulari. Enderlein (medico istologo tedesco) ha scoperto che una sola goccia di sangue porta innumerevoli informazioni sono ricavabili negli esami medici standard ma da cui possiamo ricavare dati sul Ph, sui batteri nel sangue, sul sedimento delle scorie, sul processo di invecchiamento e sugli antiossidanti. Visto che il campione é ancora vivo (si muovono ancora le cellule ed i batteri) riceviamo un’ immagine veramente fedele dei processi del nostro organismo. Il metodo è idoneo a seguire lo stato del paziente ed a valutare l’efficacia della terapia adottata. Durante l’esame il paziente stesso partecipa alla valutazione attraverso un monitor e dopo esami ripetuti nel tempo impara anche tenere conto per la correzione del suo stile di vita degli avvertimenti che provengono dalle gocce del proprio sangue. Questo è l’esame complementare che utilizzo con maggiore frequenza per seguire il paziente.