La sviluppó Frederico Wehrli a Locarno negli anni ’50. Il nucleo della procedura: preleviamo dalla vena 50-100 millilitri di sangue e con l’aggiunta di una soluzione a base di nitrato di sodio, blocchiamo la coagulazione, trattiamo il sangue con l’ossigeno ed i raggi ultravioletti eppoi alla fine lo reintroduciamo nelle vene.
Nel corso della cura aumenta in piccola quantitá il livello dei radicali liberi del sangue il che induce la produzione in grande quantitá degli enzimi radicali.
Al di lá di questo l’assunzione di ossigeno migliora l’attivitá dei tessuti, del metabolismo e del sistema immunitario. La viscositá del sangue e l’inclinazione alla distruzione delle piastrine del sangue diminuisce mentre il numero dei globuli bianchi e dell’emazia aumenta. La terapia da sola contribuisce a regolarizzare i meccanismi del metabolismo, normalizzare insieme i valori del colesterolo, della glicemia nel sangue, delle funzioni renali ed epatiche.